Cenni storici

L'akita è una razza antica, che ancora oggi ha un significato particolare in Giappone:statuine raffiguranti questi cani vengono regalate ai neonati e agli infermi come augurio di buona salute e felicità. Di razza akita era anche Hachiko, che divenne famoso in tutto il mondo per essere sempre stato devoto al padrone fino alla morte, diventando un simbolo di fedeltà nella propria nazione.

Un tempo il possesso di questi cani era limitato ai membri della famiglia reale e all'aristocrazia ed esistevano disposizioni speciali in merito alla cura e al nutrimento da riservare loro; inoltre, per riferirsi ai cani o rivolgersi ad essi si doveva ricorrere ad un particolare vocabolario.

In epoche passate l'akita inu era impiegato come cane da caccia per la grossa selvaggina (in particolare gli orsi), come cane da riporto di volatili acquatici sulle montagne giapponesi e anche come cane da combattimento. La razza conobbe un notevole declino negli anni tra il 1912 e il 1925; durante questo periodo infatti venivano fatti numerosi incroci per ottenere meticci che avessero spiccate qualità combattive; furono effettuati anche incroci con molossoidi provenienti dall'Occidente. Notevoli problemi poi nacquero da un'epidemia di rabbia che porto alla decimazione di questa razza. Nel 1919 un gruppo di studiosi dette vita ad un'associazione che aveva lo scopo di preservare la razza.

Dopo un lungo lavoro di recupero si raggiunse lo scopo e, nel 1931, il governo giapponese incluse l'akita inu tra i tesori nazionali. I guai per l'akita inu però non erano finiti perché durante la II Guerra Mondiale questi simpatici cani furono quasi sterminati; la loro carne infatti veniva utilizzata come alimento e le loro pellicce venivano usate per confezionare indumenti. I pochi akita inu rimasti lo furono soltanto grazie ai loro padroni che li nascosero nelle campagne. Nel 1948 si tenne I'Akita show, una manifestazione alla quale erano presenti alcuni dei cani sopravvissuti; le linee presenti erano due, una era pura, la ichinoseki, mentre l'altra era stata ottenuta dai meticciamenti, la Dewa; alcuni esemplari della linea Dewa furono importati negli Stati Uniti da alcuni soldati dell'esercito americano e dettero vita negli anni ad una razza riconosciuta ufficialmente oggi negli USA come akita americano. In Giappone invece, dai cani appartenenti alla linea Ichinoseki iniziò un attento recupero della razza che è quella che conosciamo ancora oggi.